Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 2, Classici italiani, 1824, XI.djvu/128

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7^8 libro disegnata nel tempio di S. Petronio l’an 1576, che fu poi dal Cassini perfezionata (Dott. forest. p. 49). Ma poco tempo si trattenne in Bologna, chiamato nel 1577 a Perugia (l. c.), ove parimente disegnò molte tavole geografiche. Gregorio XIII, come si è detto, il volle a Roma, ove oltre alle fatiche da lui sostenute per la riforma del Calendario, disegnò per ordine del papa e dipinse nella galleria Vaticana le tavole geografiche dell’ Italia. Deesi dunque correggere l Alidosi che il fa continuare nella sua cattedra in Bologna fino all’an 1583. In quest’anno ebbe dal pontefice il vescovado d’Alatri, ma poco ei ne potè godere, rapito dalla morte tre anni appresso in età di 49 anni. I PP. Quetif ed Echard ci han dato il catalogo delle opere da lui composte, le principali delle quali sono le Scienze Matematiche ridotte in Tavole, il Trattato dell' uso e della fabbrica dell’Astrolabio e il Comento sulle due regole della Prospettiva pratica del Barozzi. Ignazio ebbe un fratello di nome Vincenzo, prima orefice, poscia scultore famoso, delle cui opere fa un grande elogio il Vasari (Vite de’ Piti. I. cit. p. 171). Egli fu poscia chiamato in Ispagna dal re Filippo II per la fabbrica dell’Escuriale. Così questa sola famiglia diede nel corso di un secolo più e più uomini illustri, ciaschedun de’ quali potea bastare a renderla celebre nella repubblica delle scienze. XXXI. A perfezionare l’astronomia giovò non poco lo studio dell’ottica, il qual pure, benchè non fosse condotto nel corso di questo secolo a quella chiarezza ch’esso dee ai’ più moderni