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SECONDO r5n
pubblicati dopo la morte di esso da un suo figliuolo che nulla sapea di matematica, furono
stranamente guasti e malconci. Francesco Barozzi, di cui diremo più sotto, fece latino il
Comento di Proclo sul I libro d Euclide,
il Trattato di Erone sulle macchine di guerra,
e quello dell’arabo Maometto di Bagdad intitolato Geodesia. La medesima opera di Erone fu
recata in latino e illustrata con note dal celebre Bernardino Baldi, di cui sarà luogo opportuno a favellar trai poeti. Questo grand' uomo
tradusse ancora in lingua italiana e comentò
l’altra opera di Erone, intitolata Degli Automati o Delle Macchine se moventi (a). Quella
del medesimo scrittor greco De’ Moti spirituali
fu fatta italiana da tre interpreti quasi al tempo
medesimo, cioè da Giambattista Aleotti d Argenta, da Alessandro Giorgi d’Urbino e da
Giambattista Porta da noi mentovato poc’anzi,
oltre molte altre simili traduzioni che si potrebbero annoverare. Abbiam già veduto che molti
matematici greci furon tradotti in latino dal
suddetto Maurolico (b). Ma niuno si adoperò
(a) Di queste due versioni di due opuscoli di Frone
fatte dal Baldi, parla più ampiamente il valoroso Padre
Ireneo Affò nella V ita che ci ha data di questo celebre
letterato (p. ili8, 189), ove si accennano ancora altre
opere di argomento matematico da luì scritte, ma che
si sono smarrite (p. 198, ao3, 221, 221).
(b) Alcune altre opere de’matematici greci, cioè di
Autolico e di Teodosio Tripolita, furono verso la fine
di questo secolo tradotte di greco in latino, e pubblicate da Giuseppe A uria napoletano, di cui ragionano
il P. d’Afflitto (Mem. degli! Scritt. napol. t. 1. j> 471 •)
e il sig. Napoli Signorelli (Vicende della Coltura in Ile
Due Sicil. t. 4 ■ p- 3^8 t Cc.).