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Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 2, Classici italiani, 1824, XI.djvu/175

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SECONDO clic dagli antichi ci erano state trasmesse. Ma egli non ebbe la sorte di veder battuto da altri il sentiero da lui aperto. Lascio in disparte molti scrittori d'aritmetica, come Giovanni Sfortunati, Francesco Caligai, Giuseppe Unicorno, Giambattista Zucchetta, Stefano Ghebellino ed altri, e fo fine alla serie de matematici col dir brevemente di Francesco Barozzi nobile veneto, di cui belle ed esatte notizie ci ha date prima d’ogni altro il co Mazzucchelli (l. c par. i, Il lungo studio da lui fatto nella filosofia e nella matematica in Padova, ove ancora, secondo alcuni, ei fu professore, i molti e preziosi codici di antichi scrittori da lui raccolti, la notizia delle lingue latina e greca, i viaggi intrapresi in più parti dell'Europa e dell'Asia, e la corrispondenza co più illustri letterati che allor vivessero, il renderono uno de’ più dotti uomini della sua età, e gli meritarono ampli elogi dagli scrittori di quel tempo. Ma egli abusò del suo sapere medesimo, e abbandonatosi alle superstizioni, che il fecer cadere in sospetto di magia e di sortilegio, fu nel 1587 arrestato dalla sacra Inquisizione in Venezia; e formatogli un lungo processo, di cui il suddetto scrittore ci ha dati alcuni estratti, gli furono imposte salutari penitenze, e fu condannato a rimanersi prigione,.finchè piacesse a quel tribunale. Se egli poscia ne uscisse, e fin quando continuasse a vivere, non se ne ha notizia. Lo stesso co Mazzucchelli annovera distintamente le diverse opere del Barozzi, che son per lo più matematiche, come la traduzione in latino delle Opere di Erone sulle macchine di