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794 Licno
la luce. Potremmo qui ancor parlar di Vincenzo
Scamozzi ma poichè l’opera di esso non uscì
in luce che nel secolo seguente, riserberemo
e que’ tempi il parlarne.
LI. Mentre l architettura civile per mezzo di
sì valorosi maestri saliva felicemente alla sua
perfezione, nulla minori erano i progressi dell'architettura militare, scienza, come osserva
il m Maffei (Ver. illustr. par. 3, p. 202),
che passa comunemente per oltramontana tutta
e straniera, e che nondimeno è nata e cresciuta e perfezionata in Italia. Leggiadro è il
fatto ch’egli narra, avvenuto in Torino nel 1701
al celebre ingegnere Bertola con due ingegneri
francesi, i quali venuti essendo a ragionare
della lor arte con esso, udendosi dire ch ei
non sapea la lingua francese, si persuasero fermamente circi fosse un solennissimo idiota; e
molto più quando pronunciato da essi con gran
riverenza il nome di Vauban, il Bertola, per
prendersi giuoco di loro, finse di non conoscerlo, e chiese loro qual professione avesse
egli esercitata. Ma essi cambiaron presto l’idea
che dell ingegnero italiano si eran formata,
quando questi entrato a parlare dell’arte, mostrò d’esserne intendentissimo, e schierati loro
sugli occhi molti libri di scrittori tutti italiani,
fece loro conoscere che non v era cosa che
da essi non avesser presa i Francesi. Questa
proposizione medesima si dimostra con forti
pruove dal detto march. Maffei 5 e di alcune di
esse ci varremo noi pure, parlando de migliori
scrittori di questo argomento. Qui basti il riflettere, come egli fa (/. cit. p. 210), che molti