Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 2, Classici italiani, 1824, XI.djvu/217

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SECONDO 8I^ in Mildiio nel 1G01, e in questa città è probabile ch’ei continuasse a vivere e che finisse i suoi giorni. In tre libri dovea esser divisa la detta opera; ma ei non potè finirne e divolgarne che il primo, a cui però aggiunse i capi in cui gli altri due doveane essere compartiti. In quello che ne abbiamo alle stampe, il Busca si scuopre non sol dotto architetto, ma assai versato ancora nell’amena letteratura e nella storia antica e moderna. Egli esamina le opinioni sull’ architettura militare degli scrittori che lo aveano preceduto; e un capo ha fra altri, in cui deride e confuta i Paralelli militari di Francesco Patrizii (C. 3). Quest’uom per altro dottissimo avea nel 1594 pubblicata la detta opera, in cui ei mostra bensì la vasta sua erudizione, ma volendo dar precetti di un’arte da lui non mai conosciuta, si abbandona a progetti chimerici e ad inutili speculazioni; e perciò il Busca se ne fa beffe, e scuopre i gravissimi errori in cui egli era caduto. Gli altri scrittori di questo argomento or son da lui rigettati, or seguiti, secondo che a lui ne sembra; ed egli stesso propone alcune sue invenzioni, e le sostiene e conferma con ragioni tratte dalla geometria non meno che dalla sperienza, che dovea esser non piccola in un uomo tanto da’ principi adoperato. LVIU. L’ ultimo che in questo secolo ci desse un intero trattato di Fortificazione, fu Buonaiuto Lorini nobile fiorentino, che una parte ne pubblicò nel i5()7, poscia tutto intero lo diede in luce in Venezia nel 1609. Nella dedica ch’egli ne fa a’ principi italiani, Queste, dice. son Tiiuboschi, Voi XI. 14