Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 2, Classici italiani, 1824, XI.djvu/239

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SECONDO 83q Tranquillità dell’animo d’isabella Sforza, i Dialoghi dell’Amicizia di Lionardo Salviati, flstituzion della Sposa di Pietro Belmonti riminese, e mille altri libri di tal natura ci potrebbono occupar lungamente. Sperone Speroni e Torquato Tasso si volsero essi ancora a illustrare coll eleganza del loro stile diversi argomenti di filosofia morale, come si può vedere ne’ lor Dialoghi e in altri opuscoli. Ma a ristringerci entro que’ giusti confini che la natura di quest’ opera ci prescrive, lasciati in disparte tutti questi scrittori (de’ più illustri tra’ quali però o abbiam già detto o diremo in questo.tomo medesimo), facciamoci a dire di due soli che in questo e in più altri generi d’erudizione furon de’ più rinomati che a questo secol vivessero, e uscirono amendue dall’antica e nobil famiglia de’ Piccolomini di Siena, cioè Alessandro e Francesco. LXV. Il primo nacque in Siena a’ 13 di giugno nell’an 1508 (V. Elogi degl'ill. Toscani, t. 2). I primi anni della sua vita passò in Siena sua patria, e con incessante studio vi coltivò ogni sorta di scienze e di lettere. È probabile ch’ei fosse tuttora in patria nel 1536, quando, colà recatosi l’imp Carlo V, fu innanzi a lui recitata la commedia del Piccolomini intitolata Amor costante, che fu poscia stampata nell’an 1559. Nè fu questa la sola commedia composta dal Piccolomini, perciocchè ne abbiamo ancora due altre intitolate VAlessandro e L' Ortensio (Zeno, l. c. t. 1, p. 367). Era egli ascritto alla celebre accademia degl’Intronati, tra’ quali per soprannome dicevasi lo \