Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 2, Classici italiani, 1824, XI.djvu/247

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SECONDO 847 di 11011 molto pregio (Seriti, napol. t. 3, par. 1, p. 1118, ec.) f). Compiuti i suoi studi, cominciò Francesco, secondo il Tommasini (Elog. par. 1, p. 208), a tenere scuola in Siena sua patria; indi per un anno sostenne la prima cattedra di filosofia in Macerata. Di là chiamato a Perugia, vi fu professore per ben dieci anni; (*) Il Zimarra non deesi dir calabrese, ma della provincia di Lecce. Le notizie che di esso mi ha trasmesse l altre volte lodato sig. D. Baldassar Papadia, mi danno occasione di aggiugnere e di correggere alcune cose a questo passo. Egli era nato di poveri genitori in Galatina verso il 1470 Da Pietro Bonuso suo zio paterno fu inviato agli studii della filosofia e della medicina nell’università di Padova, ove ne ebbe la laurea. Tornato poscia in patria, e ammogliatosi, alcuni anni appresso a ciò indotto dalle civili discordie, trasferissi di nuovo a Padova, ove verso il 1 ñoy fu eletto professore di filosofia, cosa ignorata dal Facciolati, e da me perciò non creduta; ma che rendesi certa da alcune lettere ad esso scritte, e indicate nelle dette notizie. È probabile che la guerra della lega di Cambray lo obbligasse a lasciar Padova nel 1509). Certo egli era in patria nel i5i4> e ‘la essa fu poscia nel 1522 inviato a Napoli per difenderla contro le prepotenze del duca Ferdinando Castriotto, che n era utile signore. Fu trattenuto in Napoli, e ivi nel 1523 con pubblico stipendio lesse teologia in S. Lorenzo Maggiore. Dovette poscia tornare all’ università di Padova verso il 1525, come provasi da ciò che nella Storia abbiam detto. Ma non si sa nè quando, nè ove morisse. Egli ebbe due figli, Niccolò che fu celebre dottor di legge, e Teofilo medico assai rinomato, e che seppe colla sua scienza formarsi un patrimonio assai pingue, e che finì di vivere in Lecce nel 1579, ’n ct“ settantadue anni, dopo aver pubblicato in Venezia un voluminoso Comento sul trattato De Anima di Aristotele, e aver' lasciata ms un'opera di metafisica.