Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 2, Classici italiani, 1824, XI.djvu/252

Da Wikisource.

852 LIBRO ulteriori ricerche. Ebbe a sua patria Mantova, e venne a luce nel i 4 Cd in Casatico villa della sua nobil famiglia I primi studii furon da lui fatti in Milano, e vi cJ)be a maestri Giorgio Merula e Demetrio Calcondila. Compiutone il corso, fece ritorno a Mantova; e nel i ¡99 accompagnò il march Gonzaga a Milano, e fu presente al solenne ingresso di Luigi XII, da lui stesso descritto in una sua lettel a (Lettere, t. 1, p. 3). INel i5o j passò al servizio del duca d’Urbino, e per alcuni anni trattennesi a quella corte, di cui le scienze e le lettere non ebber forse giammai il più dolce e il più onorevole albergo. Col duca Guidubaldo andossene a Roma nel 1505, e dal medesimo fu destinato ambasciadore nel 1506 al marchese di Mantova. Ma questi sdegnato col Castiglione, perchè al servigio del natural suo principe avesse antiposto quello di uno straniero, nol volle ricevere. In vece di questa un'altra ancor più onorevole ambasciata fu al Castiglione affidata in quest’anno medesimo, cioè ad Arrigo VII re d'Inghilterra, da cui fu accolto con dimostrazione non ordinaria di amore e di stima. Tornato ad Urbino nel i òo’j, lii poco appresso mandato ambasciadore al re Luigi XII, che allora era in Milano. Frattanto morto nel 1508 il duca Guidubaldo, rimase il Castiglione ai' servigi del nuovo duca Francesco Maria della Rovere, e l’accompagnò in diverse spedizioni militari; e n ebbe in premio l'an 1513 il castello di Nuvilara due miglia lontan da Pesaro. Ottenne poscia di rientrare in grazia del marchese di Mantova Francesco Gonzaga, e allora tornato alla patria vi sposò