Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 2, Classici italiani, 1824, XI.djvu/254

Da Wikisource.

854 turno a Roma, fu dal pontef Clemente VII mandato suo nunzio a Carlo V in Ispagna nel 1524. Con qual zelo e con quale destrezza si adoperasse egli in quel difficile impiego per servire utilmente al pontefice, ne fanno testimonianza le molte lettere da lui scritte in quel tempo, che si hanno alle stampe. Ma la continua sua applicazione a" negozii congiunta al dispiacer che provò nel vedersi preso in sospetto dal papa, che, troppo fidandosi de suoi nimici, diffidava solo de’ più fedeli suoi servidori, gli accorciarono la vita, a cui diede fine in Toledo nel i5'j>q (*). i.xvth. LXVill. Tal fu la vita del CO. Baldassar Catini ujwrg......, stiglione, di cui se non avessimo altra memoria che il poc’anzi riferito elogio a lui fatto dal Sadolelo, potrebbe esso solo bastare a ottenergli nome immortale (a). Ma non vi ebbe uom dotto ili quel secolo, che non lo esaltasse con somme lodi) e gli onorevoli encomii con cui molli ne parlano, si posson veder aggiunti (*) Unn nuova e più esatta vita del Castiglione ci ha data il ch. sig. ab Serassi, che va innanzi alla più recente edizione del Cortigiano fatta in Padova nel 1768, e molti bei monumenti intorno al medesimo, che potrebbon giovar non poco a formarne una ancor più copiosa. sono stati pubblicati in una scrittura che ha per titolo: Delle Esenzioni della Famiglia di Castiglione, e della loro origine e fondamento, stampata in Mantova nel 1780. Q (a) Tre elogi del conte Paldassar Castigr.one abbiamo avuti alle stampe in questi ultimi anni, uno latino del signor. ab; Girolamo Ferri coronato dall" accademia di Mantova, e due italiani del sig. ab Andrea ltuhbi c del sig. Ciò. Vincenzo l’cuini da Cologna.