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Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 2, Classici italiani, 1824, XI.djvu/269

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SECONDO 869 medico delParciduca Ferdinando suo secondogenito. Ciò accadde l an 1554 5 perciocché il Mattioli nella dedica a lui fatta del suo Dioscoride latino, e segnata l’ultimo di gennaio del 1565, dice che già da dieci anni trovavasi a quella corte. Nel suo lungo soggiorno alla corte Cesarea fu il Mattioli sommamente onorato dal re de’ Romani e poi imperador Ferdinando, il quale con suo diploma del 1562 il dichiarò Consigliere Aulico e Nobile Quartato del S. R. Impero, stendendone il privilegio a tutti i discendenti; e quando il Mattioli ebbe ivi dalla seconda sua moglie un figlio, Ferdinando insieme cogli ambasciadori di Francia e di Polonia volle levarlo al sacro fonte e imporgli il suo proprio nome; e il figlio fu in parte erede della fama e degli onori del padre, essendo stato trascelto a primo suo medico da Giangiorgio elettor di Sassonia. L imp Massimiliano II, succeduto al padre, non lo ebbe men caro; e volle che Farciduca suo fratello a lui il cedesse, e sollevollo all’ onore di Ì)rimo suo medico. Finalmente carico d’anni e logoro dalle fatiche chiese dalla corte il congedo, e ritirossi a Trento per passarvi tranquillamente l’estrema vecchiezza. Ma poco appresso morì ivi di peste nel, c fu in quella cattedrale onorevolmente sepolto. Ebbe tre mogli, una detta Elisabetta, di cui non si sa la famiglia, da lui presa nel suo soggiorno presso Trento; la seconda Girolama del Friuli; la terza Susanna Cherubina di Trento; e da tutte ebbe figli, niuno de’ quali però, trattone