Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 2, Classici italiani, 1824, XI.djvu/279

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SECONDO ' 8”i) corredata da’ documenti da lui studiosamente raccolti. Della qual notizia io son tenuto a S. E. il sig. Gio Roberto Pappafava patrizio veneto, che questa e più altre notizie concernenti questa mia Storia mi ha cortesemente comunicate. Alla formazione e alla custodia di esso fu chiamato con onorevole stipendio nel 1546 l’Anguillara, il qual n ebbe la cura fino al i5(n. Altri però spontaneamente si adoperarono nel tempo medesimo ad abbellirlo e ad arricchirlo vie maggiormente, e tra essi Pier de’ Noali medico, Pierantonio Micheli e Luigi Mondella (V. Facciol. Fasti Gymn, patav. pars 3, p. 4°°? ec*)* Ma dell’Anguillara è a dir qualche cosa più stesamente. Il Borsetti, dopo altri scrittori ferraresi, senza recarne pruova il fa ferrarese (Hist. Gymn. Ferr. t. 2, p. 327), e il co. Mazzucchelli, alla loro autorità appoggiato, afferma il medesimo. Ma Apostolo Zeno produce la testimonianza di Corrado Gesnero e di Teofilo Chentmanno, scrittori amendue di quel tempo, che il dicon romano (Note al Fontan. t. 2, p. 332); alle quali autorità io aggiugnerò quella di Bartolommeo Maranta che in una sua lettera all Aldrovandi lo appella M. Luisi Romano (Vita dell’Aldr. p. 182). Par dunque verisimile la congettura del Zeno che il crede natio dell'Anguillara, luogo dello Stato ecclesiastico presso Bracciano, e detto romano nella stessa maniera in cui romano era detto il vecchio Aldo nato in Bassiano. Avea l Anguillara negli anni suoi giovanili corse molte (provincie straniere, com’ egli stesso narra nel libro che ora accenneremo, e vedute avea le