Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 2, Classici italiani, 1824, XI.djvu/287

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SECONDO 887 prussiano, a cui ancora fu dato l incarico di tener scuola nell’orto stesso, additando ciaschedun’erba, e spiegandone l’indole e le virtù. La stima che il Guillandino vi ottenne, fu tale, che lo stipendio gli fu accresciuto fino a (600 fiorini j ed egli venuto a morte nel 1589, lasciò in attestato di gratitudine tutti i suoi libri alla Repubblica veneta (Facciol. Fasti Gymn. patav. pars 3. p. 402). Di lui, e delle opere da lui pubblicate,nelle quali vorrebbesi che all’erudizione fosse uguale l'ordine e la precisione, non appartiene a me il parlare che troppo ampio argomento a scrivere mi porgono gl Italiani, perchè possa stendermi ancora agli stranieri. Solo non è da tacersi che ne’ molti viaggi da lui falli peri1 Oriente, essendo caduto in mano a corsari, ei ne fu liberato coll’opera e col denaro del Falloppia, come vedremo parlando di questo anatomico. Successore del Guillandino fu Jacopo Antonio Cortusi padovano, che avea lungamente viaggiato anche per l’Oriente, affine di far raccolta di semplici, ma di cui non abbiamo opera alcuna alle stampe (V. Haller, Bibl. botan. t. 1, p. 323). Assai più celebre è il nome del successor del Cortusi, cioè di Prospero Alpino. Esatte notizie di lui ci ha date il co. Mazzucchelli Scritt. it. t. 1. par. 1, p. 188), a cui però alcune cose si possono aggiugnere, tratte altronde. Era egli nato in Marostica nel Vicentino a’ 23 di novembre del f 553. Compiuto il corso de' suoi studii nell'università di Padova, ove si diede a conoscere dotato di vivo ingegno congiunto a un instancabile