Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 2, Classici italiani, 1824, XI.djvu/302

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902 LIBRO saggio (li ciò che da si valoroso scrittore potevamo aspettarci nella Storia degli scrittori bolognesi, che da lui abbiam poscia avuta. Io dunque ne parlerò in breve, e sol quanto richiedesi a far conoscere quest uom prodigioso. Ulisse figliuol di Teseo Aldrovandi e di Veronica Marescalchi, famiglie ambedue nobilissime bolognesi, nacque in questa città agli 11 di settembre del 1522. I suoi primi anni scoprirono qual genio avido di cose nuove e qual animo coraggioso incontro ad ogni pericolo avesse egli sortito. Un fanciullo di dodici anni, che solo e senza saputa della vedova madre sen va a Roma, che tornatone poscia, non molto dopo in età di 16 anni, fa di nuovo nascostamente con un sol servitore il viaggio di Roma, e nel tornare a Bologna, avvenutosi poco lungi da questa città in un pellegrino che andava a S Jacopo di Galizia, gli si dà a compagno, e fra varie vicende e fra mille pericoli se ne va a piedi fino all estremità della Spagna, e nel medesimo arnese torna a Bologna; un tal giovane, dico, fa abbastanza riconoscere che non si debbon da lui aspettare ordinarj successi. In fatti quando, sedato il primo ardor giovanile, ei si rivolse tutto agli studii da lui coltivati parte in Bologna, parte in Padova, non vi fu sorta alcuna di scienza di cui non volesse istruirsi, e in cui non facesse maravigliosi progressi. I sospetti in materia di Religione, che contro di lui e di più altri Bolognesi si destarono in que tempi, ne quali teme vasi di ogni cosa, gli diedero occasione di fare un'altra volta il viaggio di Roma nell1 anno i54o, e ivi provata la sua innocenza,