Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 2, Classici italiani, 1824, XI.djvu/329

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SECONDO 939 anni. Il Facciolati e gli altri scrittori padovani ne fissano comunemente la morte al j5(53. Ma Francesco Panini, concittadino del Falloppio, nella sua Cronaca ms di Modena, da lui scritta nel 1567, la pone l’anno innanzi, cioè nel 1562, e dice che ne furono fatte in lode molte orazioni funebri, elegie, ode, epigrammi, anche da’ forestieri, come da Giovanni Sario nobile pollacco, di cui si ha alle stampe un’orazion funebre in lode del Falloppio, da Nicasso Ellebodio fiammingo, che stampò un’oda, e da Casimiro Accursio Aquilano, di cui il Panini medesimo reca due epigrammi latini in lode dello stesso Falloppio. XIX. I due anatomici, a’ quali abbiam udito poc’ anzi che il Falloppio attribuì le scoperte di cui altri facean lui autore, cioè Filippo, ossia Gian Filippo Ingrassia, e Giambattista Canani, furono essi ancora due de’più valenti che avesse TItalia. L’Ingrassia era nato in Recalbuto nell’isola di Sicilia (V. Mongit Bibl. sicul. t. 1, p). 390), e secondo il Mongitore fece i suoi studii in Padova, ed ebbe ivi la laurea nel 1537 anzi M. Portal aggiugne che fu ivi ancor professore (l. c p. 435). Ma nè il Papadopoli, nè il Facciolati non fanno menzion dell’Ingrassia nè tra gli scolari, nè tra i professori di quella università (*). Da Padova, secondo i due suddetti (*) Sull’autorità del Mongitore ho qui asserito che l'Ingrassia fece i suoi studii in Padova; nè io ho motivo di contraddire a tale asserzione. Due cose però son certe; la prima, ch’egli studiò dapprima in Palermo sotto il medico Giambattista dalla Pietra, ch' ei perciò TlUÀBOSCHI, Voi. XI. 2 1