Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 2, Classici italiani, 1824, XI.djvu/413

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SECONDO I0I3 Cellini, clic ivi pure allora ritrovavasi, e che nella propria sua Vita così ne dice: Molto prima io dovevo ricordare della guadagnata amicizia del più virtuoso, del più amorevole, e del più domestico uomo dabbene, ch io conoscessi mai al mondo. Questo si fu Messer Guido Guidi eccellente Medico e Dottore e Nobil Cittadino Fiorentino... Capitò il detto M. Guido Guidi in Parigi, e avendolo cominciato a conoscere lo menai al mio castello, e quivi gli detti una stanza libera da per sè: così ci godemmo insieme parecchi anni... Col sopradetto M. G nido godemmo l amicizia tant' anni, quanto io li soprastetti, gloriandoci spesso insieme, che noi imparavamo qualche virtù alle spese di quello così grande e maraviglioso Principe, ognun di noi nella sua professione p. 215). Ei fu in Parigi pubblico professore di medicina nel collegio reale, e primo medico del re Francesco I, a cui nel 1544 dedicò i libri degli antichi Chirurghi greci da sè tradotti in latino. Morto nel 1 f>47 il re Francesco, il Guidi fu dal duca Cosimo I richiamato in Italia, e dichiarato suo protomedico, e invitato a Pisa a leggervi prima la filosofia, poscia la medicina; nel quel impiego egli durò per lo spazio di circa 20 anni, onorato trattanto da Cosimo delle ecclesiastiche dignità della pieve di Livorno e della prepositura di Pescia, quasi a gara col re Francesco, che molti beneficii aveagli parimente conferiti nel suo regno. Morì in Pisa a’ 26 di maggio del 1e il cadavere ne fu trasportato a Firenze e sepolto nella chiesa della Nunziata. Il can Salvino Salvini parla a