Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 2, Classici italiani, 1824, XI.djvu/484

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I084 LlliRO quali io verrò compendiosamente accennando le più importanti notizie. Ebbe a sua patria Fano, e genitori gli furono Giannantonio Torelli e Camilla Gostanzi, da’ quali nacque a 28 d’ottobre del i4$9- Uopo gli studii elementari fatti in patria, fu inviato a Ferrara ad apprendervi le lingue greca e latina da Jacopo Gostanzi suo zio materno, il quale però dee aggiugnersi a’ professori di quella università nominati dal Borsetti, come pure il Torelli deesi annoverare fra gl' illustri alunni della medesima. Studiò poscia la giurisprudenza in Perugia, ove in età di 22 anni prese la laurea, e abbiamo una lettera di Pietro Aretino al Torelli, in cui rammenta il tempo nel quale il conobbe scolaro in quella città (l. 5, p. 158). Cominciò indi ad essere adoperato ne’pubblici affari e in onorevoli magistrature, fatto successivamente podestà di Fossombrone, uno de’ capi de magistrati della sua patria, e da essa inviato ambasciadore a Lione X, governatore di Benevento, auditore della Ruota fiorentina, e finalmente gran cancelliere e primo segretario del duca Cosimo, e poi di Francesco di lui successore, nel quale impiego egli perseverò sino al 1576. in cui, dopo essere stato onorato della nobiltà fiorentina e del titolo di senatore, finì di vivere a’ 27 di marzo; uomo per probità di costumi, per amabilità di maniere, per senno, per religion, per sapere caro sommamente a tutti, e da tutti sommamente stimato. I grandi encomii con cui di lui ragionarono tutti gli scrittori di que' tempi, che in ciò sembravano gareggiare tra loro, si