Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 2, Classici italiani, 1824, XI.djvu/519

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SECONDO I 1 IC) V altro è Girolamo Olzignano padovano, professor prima in patria, indi in Friburgo di Brisgovia e in Dola, poi collaterale in Brusselles, e finalmente consiglier regio in Napoli, ove morì nel 1592 (Salamon. Inscript. urb. Patav, p. 465). Abbi am due lettere da lui scritte a Sperone Speroni, la prima da Brusselles a 15 di luglio del 1571 (Speron. Op. t. 5, p. 354), nella quale gli parla di un’opera che stava scrivendo intorno alla precedenza in favore del re di Spagna, l’altra da Napoli a’ 20 di dicembre del 1577 (ivi, p. 366), in cui gli scrive che per le sue indisposizioni non ha ancora potuto prender posto nel Consiglio; che il re di Spagna lo ha caldamente raccomandato a quel vicerè; e ch'egli sta aspettando che gli sien pagati 4000 scudi che dee dall’erario regio ricevere (*) (a). (*) Pare che l’università d’Ingolstadt amasse singolarmente di avere professori italiani, perciocchè tre ivi n erano al tempo medesimo nel 1571. Bartolommeo Romuleo fiorentino, professore primario di Diritto civile, Paolo Vizzani bolognese, professore di filosofia, e Paolo Emili romano, prima ebreo, poi cristiano, professore di lingua ebraica. Di essi parla il.Middendorpio (De Acad. p. 244 260, 264), che fa ancora menzione di Antonio Saliceto che nel 1602 era interprete del Codice di Giustiniano nell’università di Wirtzburg (ib. p. 231). (156) Se possiamo fidarci a certe Memorie mss della città di Spoleti indicatemi dal ch. sig. Annibale Mari otti, a’ giureconsulti italiani chiamati a insegnare oltremonti deesi aggiugnere Benedetto Egio. Perciocchè in esse si dice che in un libro della biblioteca Barberini in Roma vedesi su’ cartoni incollato il seguente epitaffio: Benedicti Aegii domo Spoleto, ec. ¡’ansili duri* Ponti/.cii Interpreti*} ec. Obiit Senex in Pati Li A.