Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 2, Classici italiani, 1824, XI.djvu/518

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I I 1 3 LIBRO ottobre del 1564? quando egli era sul partire per tornare a Bologna, la quale stampata conservasi in questa biblioteca Estense. Essa è intitolala: Valcdì ctio Doctoris Zoannetti ad Se boia re s Gennanos publice habita Ingolstadii die tertia Oclobris 1Molte notizie ci dà egli in questa orazione della sua vita, e quella fra le altre, ch erano già 17 anni che il duca Guglielmo avealo da Bologna colà condotto: Decimus enim et septimus jam vaivi tur annus, quo me eximius Bojae gentis princeps Wilhielmus, aeterna memoria dignus, hujus gymnasii bellorum civilium cladibus tunc collapsi gratia e patrio meo Bononiensi gymnasio admodum juvenem honestis conditionibus huc vocavit. Rammenta indi gli onori che avea ricevuti, e l’amore che a lui avean sempre dimostrato quei d’ Ingolstadt, da’ quali era stato ascritto alla lor cittadinanza, e sollevato a cospicue dignità; accenna le opere che ivi avea stampate; e aggiugne ch essendo poc’ anzi tornato in Italia per assettare i suoi affari, il Senato di Bologna sotto severe pene gli avea comandato di tenere ivi scuola di Diritto canonico, che perciò era venuto di nuovo ad Ingolstadt per prender da’ suoi scolari congedo. Ei dice però, che spera di trovare in Bologna molti Tedeschi, de’ quali suole ivi essere gran numero; e conchiude ringraziando il regnante duca Alberto, perchè avea seguiti gli esempii paterni nel ricolmarlo di beneficii e di onori. Tornò adunque il Giovannetti a Bologna, ed ivi continuò poi a vivere e ad insegnare fino all' an 1586 in cui diè fine a suoi giorni.