Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 2, Classici italiani, 1824, XI.djvu/95

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SECONDO 6y5 libri da lui dedicati a Michele di Castelnau signore de la Mauvissiere ambasciatore di Francia alla reina d’Inghilterra, dal quale dice di essere stato benignamente accolto in sua casa, e due altri dedicati al cav Filippo Sidney, non ce ne lasciano dubitare. I detti libri, benchè portin la data di Venezia e di Parigi, credesi però con ragione che sieno stampati in Londra. Ciò ch è difficile a spiegare, si è l’epoca della stampa perciocchè tutti sono stampati tra I i584 1 ^85. Or noi abbiam veduto che il Bruno nel 1586 vantavasi di essere già da più anni in Parigi, assai onorato da quella università e perciò convien dire ch’ei vi fosse già almen da quattro anni. Il Bruckero vorrebbe differire il viaggio del Bruno all’Inghilterra fino al i5()i, quando ei lasciò fAlleniagna. Ma il Clement avverte che l’ambasciador Castelnau tornò, finita la sua ambasciata, a Parigi nel 1585 e perciò dopo quel tempo non potè il Bruno soggiornare presso lui in Londra. Altri da Ginevra conducono il Bruno a Londra. Ma se egli nel 1580 partì dall’Italia, se fu due anni in Ginevra, se nel 1582 era già in Parigi, come si è provato, non può quel viaggio fissarsi a quel tempo. A me sembra che l’unico mezzo a conciliare ogni cosa, sia il credere che, mentre il Bruno stava in Parigi, facesse qualche corsa a Londra, e che ivi si trattenesse presso l'ambasciatore, e vi stampasse qualche suo libro, e forse altri ancora gliene mandasse a stampar da Parigi. Così non s'interrompe di molto lo stabil soggiorno del Bruno in questa città, e s intende come potesse ottenere la proiezione