Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 3, Classici italiani, 1824, XII.djvu/184

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1336 LIBRO Ragionamento sulle Imprese di essi, che fu ma. giudeamente stampato in Pavia nell’ an 1574. Finalmente ei tradusse in lingua italiana la Bolla d’ oro di Carlo IV, che fu stampata ne torchi della poc anzi accennata Accademia veneziana nel 1558. Apostolo Zeno afferma di aver vedute nel museo imperiale di Vienna una bella medaglia di bronzo coniata in onor del Contile, nel cui diritto all’ effigie di esso si legge Lucas Contilis Citonius, nel rovescio vedesi un monte, e in cima al medesimo una figura donnesca col motto Ardens ad aethera virtus (Note al Fontan. t. 1, p. 180). XL1I. Benclic non fosse propriamente scrittor di storia, deesi nondimeno qui rammentare Giovanni Botero natio di Benna in Piemonte ne’ confini della Liguria. Il conte Mazzucchelli ne ha diligentemente raccolte le più accertate notizie (Scritt. it. t. 2, par. 3, p. 1869), ed egli è stato il primo a parlarne con qualche esattezza (a). Il Botero fu dapprima gesuita; ma le circostanze della sua famiglia il costrinsero ad uscirne con consenso de' suoi superiori nel 1581. Servì poscia per tre anni in carattere di segretario al santo cardinale Carlo Borromeo, dopo la cui morte, avvenuta nel 1584* Pass^ Per or" dine del duca di Savoia in Francia. Tornalo (") Più ampie e più esatte notizie della vila e delle opere del Bolero ci lia date il eh. sig. conte Gianfranre>.co Galeoni Napione di Cocconnto Pasàcrano, il quale assai bene ancora ba esaminati i pregi delle Kelazioui •la lui pubblicate, e ha osservato, come in molte cose egli lia prevenuti i più accreditati scrittori di politica e ili commercio (I}n rnontcsi ili. t. 1, p. i5i, ec.).