Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 3, Classici italiani, 1824, XII.djvu/266

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J 4 * 8 LIBRO di lai natura, che l’autore dovette farli spontaneamente, avvedutosi degli errori in cui era caduto. Così corretta in più luoghi la sua Storia, ei la rendette pubblica nel 1591. il che ci mostra quanto sia falso ch’ ei morisse, come da tutti si è finora creduto, nel 1576. L'altro fu Vincenzo Carrari cittadino nobile di Ravenna, uomo assai dotto, e singolarmente ne documenti storici e genealogici versatissimo, che l’an 1583 diè alla luce l’Istoria de Rossi Parmegiani, che abbraccia tutto quel tempo in cui la detta illustre famiglia ebbe il dominio di Parma. Il ch. P. abate Ginanni nulla ci lascia a bramare intorno alla vita e alle molte altre opere di questo erudito ed indefesso scrittore, fra le quali è «'issai pregiata una Storia ms. di tutta la Romagna (Scritt ravenn, t. 1, p. 122, ec.). Molte altre Cronache e Storie di questa città in questo secol medesimo furono scritte che o sono smarrite, o si giacciono inedite fra le quali è da annoverarsi Il Compendio copiosissimo dell' origine, antichità, successi e nobiltà della città di Parma, suo popolo, e territorio, estratto dal raccolto di Angelo Maria di Edovari da Erba Parmegiano nel 1572, opera da me talvolta citata per l agio che mi ha dato di leggerla il ch. Padre Affò poc’anzi lodato, e in cui più altri scrittori parmigiani di Storie e di Cronache vengono annoverati. La Cronaca dell’ Origine di Piacenza scritta in latino da Umberto Locati domenicano, che fu poi vescovo di Bagnarea, e morì nel i58"j y Ju scritta in un secolo, dice l’eruditissimo proposto Poggiali, da cui la Storia di quella città è stala