Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 3, Classici italiani, 1824, XII.djvu/318

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1^0 LIDHO accennerò solo i tre ragionamenti della guerra della Campagna di Roma e del regno di Napoli nel pontificato di Paolo IV, scritti da Alessandro Andrea, e stampati nel 1560, la qual guerra fu parimente descritta da Pietro deNores, figliuol di Giasone, autore ancora di una Vita dello stesso Paolo IV, in tre tomi in folio, opere amendue scritte con molta eleganza ma non mai venute alla luce, e delle quali si può vedere il Zeno nelle sue Lettere al Fontanini Lettere al Fontan. p. 162, 164, 169, 172, 191). Le altre città che compongono quel dominio, non ci offrono per lo più Storie di molto valore. Una Storia latina di Fermo sua patria del canonico Francesco Adami, la Relazione di Cesena di Cesare Brissio, stampata nel 1598, l'Elogio di Urbino del celebre Bernardino Baldi, non si posson produrre come modelli di storia degni d’imitazione (a). Di Alfonso Ciccarelli autore di una Storia d1 Orvieto diremo più sotto. Due ne ebbe Ravenna; uno che scrisse in lingua italiana, cioè Tommaso Tomtnai medico illustre, e morto nel 1593, la cui Storia fu pubblicala la prima volta in Pesaro nel 1^74 * « {a) Il Br.ldi scrisse ancora la Storia di Gunslalla, del’» qual chiesa fu per più anni abate, ma non la condusse che fino al 1536, il cui ms. originale è nella libreria Albani. Di essa parla con lode il ch. P. Affò nella Vita di questo illustre scrittore (p. 201, ec.), e la cita ancora sovente nell!erudita Storia ch’egli ha pubblicata di quella stessa città. Egli scrisse ancora le Vite di Federigo e di (’Guidobaldo I da Montefeltro duchi d" Urbino, che mss conservansi nella libreria medesima (ivi,. p. 217, aa4).