Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 3, Classici italiani, 1824, XII.djvu/489

Da Wikisource.

TERZO l041 Canaozzi asolano fu uom versato nelle lingue orientali, ma nella greca principalmente, come afferma lo storico de Thou ad an. 1581), il quale narra che il Camozzi, studiata prima la medicina, fu poi a’ tempi di Giulio III professore in Bologna nel collegio di Spagna \ che sotto Paolo IV ebbe la medesima cattedra in Macerata j che da Pio IV fu poscia chiamato a Roma, perchè si occupasse nel tradurre in latino le Opere dei SS. Padri \ che mori a’ 25 di marzo del 1581, in età di sessantasei anni, lasciando un figlio detto Timoteo. Aggiugne che molte opere avea egli scritte, ma che non erano venute a luce che alcune orazioni in diverse occasioni da lui recitate (delle quali una sola ho io veduta De Antiquitate literarum, stampata in Roma nel i5~5), il Co mento greco della Metafisica di Teofrasto, di cui questa biblioteca Estense ha la bella edizione fatta nella stamperia Aldina nel 1550, e alcune altre traduzioni dal greco; e che molte altre opere ne eran rimaste inedite, delle quali dall Italia gli era stato trasmesso il catalogo, che troppo Jlift. Tarvis. p. 4> i). E benché Ottavio Fahri sembri a «è attribuire r invenzione della squadra mobile nel libro deli Uso di essa, stampato la prima volta in Padova nell’auno i6i5, nell’iscrizione suddetta però si attribuisce ni Gandino questo qual ehe siasi onore, e lo stesso Fahri in una lettera diretta a Francesco figliuolo di Marcantonio, e die va innanzi a quel libro, contessa di ilo ver ogni cosa al padre di esso, Matematico eccellentissimo e di acutissimo ingegno. 1 IRA BOSCHI, Voi XII. 3l \