Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 3, Classici italiani, 1824, XII.djvu/577

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TEHEO f72i) come coltivatrici della volgar poesia vengon lodate dagli scrittori di que’ tempi, benchè non ce ne siano rimaste rime, o ci hanno lasciata solo scarsa copia di rime, e di alcune altre accennare soltanto il nome, come di Maddalena Salvetti Acciaiuoli gentildonna fiorentina, e di Barbara Cavalletti ferrarese, moglie di Paolo Lotti ravennate, e di Modesta Pozzo veneziana, che prese talvolta il nome di Moderata Fonte, moglie di Filippo Giorgi, delle quali ragiona il suddetto scrittore (iVi, p. 272, 273, 274 t 6 P 270, 591). XX. Alcune però sono state ommesse, o sol di passaggio accennate dal Quadrio, che degne erano di più distinta menzione. E tra esse deesi nominare Lucia Bertana, di cui molte eleganti rime e alcune lettere si trovano sparse in diverse Raccolte, come osserva il conte. Mazzucchelli (Scritt. it t. 2, par. 2, p. 1029), che intorno ad essa ci ha dato un diligente articolo. Io non ho trovati autentici documenti che la provino o bolognese, o modenese, fra le quali due città si contrasta la gloria di esserle stata patria. E in alcune scritture ella è detta delfOro famiglia bolognese, in altre dell’Erro, il che potrebbe farla credere modenese, ove la nobil famiglia degli Erri si è fino a' nostri giorni continuata (a). Ciò clic è certo, (a) I documenti che mi è poscia riuscito di trovare, e de’ quali ho fatto uso nella Biblioteca modenese (t. 1, p. 2 >4i l- 6, p 30), ci pruovano chiaramente che Lucia fu della famiglia bolognese dell' Oro, e ivi ne ho anche prodotta l'iscrizion sepolcrale, da cui raccogliesi ch’ essa morì in Roma 1' anno 1 in età di soli quarantasei anui.