Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 3, Classici italiani, 1824, XII.djvu/613

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TERZO 1765 (Supplem. al Giorn. de Letter. d Ital. t. 2, p 4^8) (a). XXV 111. La poesia pastorale che nel secolo precedente avea avuto cominci amento, al principio di questo ebbe un valoroso poeta, che assai presto condussela alla sua perfezione cioè Jacopo Sannazzaro. Oltre ciò che se ne legge nelle Biblioteche degli Scrittori napoletani, ne abbiamo la V’ita scritta fin da quel secolo da Giambattista Crispo da Gallipoli, stampata più volte, illustrata con note nell’edizione di Napoli del 1720, e con nuove annotazioni rischiarata da" celebri fratelli Volpi a Din di correggere il comento non men che il testo, e un’altra Vita scritta elegantemente in latino da un de’ detti fratelli, cioè dal signor Giannantonio Volpi. La famiglia di esso vuolsi che venisse anticamente di Spagna, che dalla terra di S. Nazzaro sul Pavese, ove venne a fissarsi, prendesse il cognome, e che verso la fine del secolo xiv passasse ad abitare nel regno di Napoli. Da Jacopo Niccolò e da Masella da S. Mango salernitana nacque il poeta Jacopo in Napoli a’ 28 di luglio del i458 (b). La scuola di Giuniauo (a) Si posson anche vedere le notizie elio dello Scrofa ci han date il sig. Paolo Tavola vicentino nella ristampa de’ Cantici di Fidenzio fatta in Vicenza nel 1733, e il P. Angiolgahriello da Santa Maria ne1 suoi Scrittori vicentini (l. 5, p. 5J, ec). (b) Ecco un altro saggio dell’esattezza di alcuni scrittori oltramontani nel ragionare delle cose italiane. Nella Raccolta de’ detti e delle osservazioni di M. Duchat, stampata nel 1744 col titolo di Duca liana, si legge, come veggo affermarsi nel Nuovo Pizi‘ nario storico stampato in Caen nel 1779 (t. 6, p. 229), thè il