Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 3, Classici italiani, 1824, XII.djvu/620

Da Wikisource.

I773 libro 1). Ferrante, una ne ha da lui scritta da Genova a 20 di ottobre del 1581, in cui ordina a Giulio Ali prandi, che dovendo egli rimandare da Genova in Lombardia M. bernardino Baldino caduto infermo, gli faccia contare, oltre la solita pensione di dieci scudi al mese, altri cinque scudi ogni mese (a). L’anno 1586 il Baldi fu nominato primo abate ordinario di Guastalla, e a’ 5 di aprile prese il possesso di quella chiesa (Affò, Antich. della Chiesa guastall, c. 21, 22), ch egli poi resse più anni con molto zelo e con molto vantaggio di essa. Sulla fine dell’ anno stesso recossi a Roma (Mar lumi, Leti. p. ed ebbe allora il titolo di protonotario apostolico. Tornato poi alla sua chiesa, fra gli altri suoi studi, appigliossi a scriver la Storia di Guastalla; ed essa era già quasi composta nel 1590. Perciocchè in una lettera che d). Ferrante gli scrive da Genova a’ 6 di ottobre del detto anno, Poichè, gli dice, a primavera piacendo a Dio io dovrò esser costì, crederò di essere a tempo di fare a V. S. le scritture, che ci saranno, et che il co. Maz7uccl»clli e gli altri autori ila Ini citati, alcune altre notizie ci Ita «late il I*. abate Casali nelle Note alle Lettere del Ciceri, ove fra le altre cose ha mostrato circi fu veramente natio d* Intra nel Lago Maggiore (L 2,p 181, 18!?). (a) lo debbo qui cambiar opinione sull* autorità del poc’anzi lodalo P. A fi ò (/ ita del Baldi, p. 77). Fu veramente il Baldi che aven intrapreso d viaggio cou Vespasiano, v che dovette interromperlo per malattia; e di lui, non del Baldini, parla la lettera da ine accennata «li quel principe. Dei Baldini non si sa che fosse mai al servigio di D. Ferrante,