Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 3, Classici italiani, 1824, XII.djvu/638

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179° LIBRO Caccia, che fu stampato in Venezia nel 1556 e da lui dedicato al duca Ercole II Il poema dividesi in quattro libri, ed è in ottava rima, e molte stanze sono scritte felicemente e con vivacità poetica e con eleganza; ma questi pregi non sono ugualmente sparsi in tutto il poema che talvolta è languido e incolto. Ad esso egli aggiunse la traduzione della Sfera di Proclo in prosa italiana, cui dedicando egli al magnifico Messer Giovanbattista Abbati da Carpi, dice di averla intrapresa per giovare a tutti gli gioveni Carpeggiani y e aggiugne che perciò avea ancor tradolto fjuesto e quell altro Greco Autore in idioma Italiano, fra quali erano le Immagini di Filostrato, et le cose di Calistrato, con quelle degli altri, che Immagini o altre 'cose belle scrissero, intorno a quali voi havevate tanto diletto affaticarvi traducendole in Latino. Queste altre versioni però si sono smarrite. In Carpi parimente egli scrisse la Fenice poemetto in terza rima, stampato la prima volta in Venezia nel 1555, coll aggiunta della versione di ciò che intorno alla fenice già scrissero Claudiano Ovidio, Lattanzio ed altri antichi scrittori, e colle Poesie di diversi sullo stesso argomento. Questo poemetto fu da lui dedicato a Pietro Giovanni Ancarani reggiano, che allora era podestà di Carpi, come si raccoglie da’ documenti di quelfarchivio*, e nella dedica ei rammenta due.altre sue opere, cioè la Poetica nostra, dove di tutte le sorti di composizione si ragiona, e Lucrezio tradotto, ampliato e commentato da noi. La Poetica debb esser perduta, e della version di Lucrezio il