Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 3, Classici italiani, 1824, XII.djvu/672

Da Wikisource.

i8a4 LltlRO di Tito di Leonardo Strozzi nobile ferrarese. E questa è forse quell’Alessandra cognata di Niccolò Vespucci da Firenze, di cui, secondo il Fornari, s’invaghì l’Ariosto, e quella ch’egli intese di celebrare, ma senza nominarla, nel suo Orlando (c. 42, st. 93, ec.). Da lei però non nacque Virginio figlio di Lodovico, di cui si posson vedere le notizie presso il co. Mazlegittimato nel 1530. Quanto all'altro figliuolo naturale di Lodovico, cioè Giambattista, che fu legittimato solo nel 1538, non sappiam di chi fosse figlio. Certo nol dovett’esser di Alessandra, perchè, se ciò fosse stato, non si sarebbe differita di tanto la legittimazione, quando pure fosse egli nato prima che Lodovico la prendesse in moglie (a). A' due figli di esso possiam congiungere i due fratelli ch’egli ebbe, cioè Gabriello e Galasso, amendue coltivatori de’buoni studi, de’quali ragiona il suddetto conte Mazzucchelli ivi, p. 1059, ec.). Solo dee (a) 11 sii», marchese senatore Filippo Ercolini principe del S. R. 1., da me altre volte lodato, ha presso di sè copia autentica non solo della legittinmi'on di Virginio fatta nel i53o, ma di quella ancora di Giambatista fatta dal Cardinal Lorenzo Campeggi per rogito di Caminillo Morandi a’d’aprile del i53H. dopo la morte di Lodovico. Da essa raccogliesi che Giambatista era figlio di una donna libera detta Maria, la qual sembra che fosse ili onesta nascita, poiché nell’atto si dice che se ne tace per onestà il cognome e la condizione, e ch’egli avea allora trontasei anni di età; e che essa fu accordata ad istanza di Galasso e di Alessandro fratelli di Lodovico e perciò zii di Giambatista.