Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 3, Classici italiani, 1824, XII.djvu/776

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1928 LIBRO pai tengono i drammi pescatorii, che da’ pastorali non son diversi, se non perchè invece de* pastori in essa inlroduconsi i pescatori. E fra questi 11011 abbiam cosa che meriti di essere rammentata, fuor delineo di Antonio Uigarc, carissimo, che voi siate perfetto in molte cose pertinenti alla notizia umana, come nella cognizione d anticaglie delle quali è ripieno compitamente in Ferrara lo Studio vostro sì raro e pregiato, e d'infinite altre gentilezze, insieme nella onorata Scienza delle Meccaniche alle quali fin da puerizia siete stato sempre particolarmente inclinato, e per il gusto che avete in tali discipline andate ogni giorno innovando quaU hc util capriccio, come facendo artificiosi modelli per alzar acque, sollevando gravi e incredibili pesi,* facilitando moti di molini, e mille altre cose tali, cercando sempre che siano con buona ragione e fondamento, di proporzione, peso e misura. Quindi dopo aver parlato della rara eccellenza di Abramo ne’ lavori di mano di qualunque maniera, continua: E chi non sa, che nelle matematiche discipline vi lasciate addietro tanti emuli vostri dell età passata e della presente, avendo col vostro alto giudizio ritrovato istrumenti da misurare con la vista più facili, più chiari, più giovevoli, e più dalla comunità longinqui, che alcuno altro, come nel dottissimo libro della vostra Euthimetria quasi in lucido specchio discoprite al mondo? E quanta sia la scienza vostra, apparirà in quel libro, e nelle profondissime Tavole Matematiche da voi composte, e così quel volume che avete fatto delle opposizioni contro le superstizioni della Fisionomia e Chiromanzia, i quali libri faranno eternamente fiorire la gloria vostra, renderanno illustre il nome d Abramo Colorni Mantovano per infiniti secoli ed etadi. Lo stesso Garzoni, oltre il lodare più altre volte lo stesso Abramo, fa ancora onorevol menzione nell' accennata sua opera di un Leone ebreo che avea trovato un nuovo stromento per osservare i pianeti (discorso 39), e del trattato degli.Specchi di Rafaello Mirami della stessa nazione (disc. 35, i45).