Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 4, Classici italiani, 1824, XIII.djvu/151

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TERZO 2II3 già cardinale, il che avvenne nel 1517 , così è evidente che tra que’ due termini compiè il Vida questo suo egregio lavoro. Ma noi, frattanto lasciandone da parte le poesie, seguiamo a esaminare le epoche della sua vita. XLI. Clemente VII, in premio probabilmente delle Poesie già pubbicate dal Vida, e per animarlo a compiere e a pubblicare la Cristiade, la qual però non fu stampata che nelf anno 1535 , lo sollevò al grado di protonotario apostolico, col quale solo il veggiamo distinto in una lettera a lui scritta, ma senza data , da Girolamo Perbuono alessandrino marchese d’incisa (Oviliar. l. 4? ep. 12). Quindi a’ 6 di febbraio del 1532 il nominò vescovo (d’Alba. Non sappiamo precisamente in qual tempo si trasferisse il Vida al suo vescovado, e io non so se basti l’autorità del Ghilini (Teatro di Letter. t. 1, p. 322) a farci credere che ciò avvenne subito dopo la morte di Clemente VII. Delle cose da lui operate a pro della sua chiesa, parla abbastanza 1J Ughclli (Dal. sacra, t. 4), perchè io qui debba ripetere ciò ch’ei ne dice. Nè solo ei mostrossi zelante e amorevol pastore; ma in occasion dell* assedio con cui l’an 1542 i Francesi strinsero Alba (Murat. Ann. d hai. ad h. a.), egli con raro coraggio, postosi tra’ difensori, colle parole non meno che coll’esempio gli animò alla difesa per tal maniera, che quella città si tenne ferma contro il nimico (V. Vidae Op. t 3 , ed. comin, p. 151, 161 , 163). Intervenne poscia al concilio di Trento, nella qual occasione ei suppone tenuto da sè col Flaminio ,