Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 4, Classici italiani, 1824, XIII.djvu/283

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TERZO 2245 % certo però, ch’ei passò poscia a Roma, e che ivi fu assai caro al pontefice Paolo III, e da lui sovente adoperato in importanti negoziazioni , benchè al tempo medesimo ei non cessasse dal coltivare i suoi studj. Il Pigna in certi versi a lui indirizzati così gli dice: Et qui Pontificis Maximi ad arcana vocatus cs, Si ti magnus studiis nobilibus te retinet Plato, Seu Paulus propriis , quae tibi curanda , negotiis. Negli ultimi anni della sua vita ritirossi a un onorato ozio in Padova, ove morì nel 1562, e fu sepolto in S. Francesco coll’iscrizione postagli da Giovanni di lui figliuolo, che vien riferita dal Tommasini (Inscript. patav. p. 345). La Rettorica del Cavalcanti, stampata la prima volta nel i559, c poscia molte altre volte di nuovo data alla luce, si ha in conto della migliore che in questo secolo si pubblicasse. Essa ancora però ha il difetto alle altre comune, cioè di riguardare i precetti d’Aristotele come infallibili oracoli, da cui sia grave delitto allontanarsi e il prendere a norma degl1 insegnamenti, più l’altrui autorità, o un’astratta speculazione , che la voce della natura, sola e vera guida cui l’arte dee seguire nell’eloquenza. Pregevoli ancora ne sono i Trattati sopra gli ottimi reggimenti delle Repubbliche antiche e moderne, stampati nel 1555. Un’altra stessa judicharà convenirgli, et ol’re che fr. Ex. farà piacer a questo Gentilìiuomo, che poi gli ne sarà molto Servidor, io di ciò, usandole qualche avantaggio per amor mio, gli ne resterò con obbligo grande, ec.