Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 4, Classici italiani, 1824, XIII.djvu/395

Da Wikisource.

TERZO 2357 il pontefice Sisto V, il qual volle che l’anno seguente predicasse in S. Pietro ili Roma, e l’impegno del duca di Savoia Carlo Emanuello, il quale, essendo vacalo il vescovato d’Asti , volle che al Panigarola fosse conferito. A’ i3 di dicembre dell’anno 1587 fece egli il suo solenne ingresso in quella città, e per due anni resse la chiesa a lui affidala con sommo zelo, cbe gli meritò la stima del duca non meno , cbe famore del suo popolo. Nel 158^, chiamato a Roma, fu da Sisto V mandato in Francia col Cardinal Gaetano (*), ed ei trovossi in et gravemente, Serenissimo Signore, che di nuovo lo confesso , ma non d? infedeltà, ne di malignità. Tuttavia cessino tutte le scuse , et a me resta il patir le pene della mia temerità , trattenendo però in eterno viva la mia divotione verso P’ostra Altezza, et perpetua la memoria et dei beni già havuti da Lei, et di quelli di più ch} era per farmi, se da me stesso non me gli havessi impediti, et le faccio humilissima riverenza. (*) Il Cardinal Arrigo Gaetano, che seco condusse in Francia il Panigarola col carattere di suo teologo, si può annoverare a ragione tra’ protettori delle lettere e de’ letterati che vissero sulla fine del secolo XVI e sul principio del seguente. Per ordine del Cardinal Niccolò suo zio fu dato ad istruire al celebre Marc1 Antonio Mureto , nel tempo medesimo in cui Cammillo di lui fratello era sotto la direzione di Paolo Manuzio , come l’ornatissimo monsig. Onorato Gaetani de’ duchi di Sermoneta mi ha avvertito raccogliersi da’ monumenti della sua illustre famiglia, dai quali ancora si trae che il Manuzio era perciò da quella famiglia splendidamente trattato , avendo , oltre più altri agi , lo stipendio di cinquanta scudi al mese. Il Cardinal Bellarmino ancora fu teologo del Cardinal Arrigo; e il Peranda , il Boccali ui ed altri uomini celebri nella letteratura furono alla corte di questo splendido cardinale.