Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 4, Classici italiani, 1824, XIII.djvu/428

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23^0 LIBRO quaranta o circa. I monumenti nella lettera già accennata prodotti ci mostrano che il Correggio non poteva esser sì povero che avesse bisogno di caricarsi le spalle di quel gran peso, e così andarsene a piedi alla patria. E innoltre nelle Memorie del convento di S. Francesco di Correggio, ove egli è sepolto, si trova scritto: Adì 5 Marzo 1534 morì Maestro Antonio Allegri Dipintore, e fu sepolto a’ 6 detto in S. Francesco sotto il portico. Come dunque potè a questa stagione il Correggio essere sì scalmanato dal Sole? Quindi di ciò che narrasi dal Vasari, è certo solo che il Correggio morì in età di quarant’anni, come affermasi ancora nell* iscrizione clic gli fu posta al sepolcro, e che nelle note al Vasari medesimo vien riferita. Fu certo gran danno dello stesso Correggio di’ ci non potesse raccogliere dalle sue fatiche quel frutto che loro era dovuto. Per la sua Notte, che fu fatta per la chiesa di S. Prospero in Reggio, non ebbe che 208 lire reggiane, che corrispondevano a circa otto doppie (V. Lettere pittor. t. 3, lett. 212) , prezzo di cui appena sarebbe oggi pago per un quadro di somigliante grandezza un mediocre pittore; e per un altro quadro gli furon date 15 braccia di mezza lana, c una certa quantità di frumento (Lett. pitt. t. 3, p. 33i}) (a). Ma egli era uomo per indole modesto e timido e ben lontano da quella alterigia che offuscò la gloria di altri valentuomini di quel secolo. Pare che la poco favorevol fortuna abbia seguito a travagliarlo ancor dopo morte, poiché (a) Vedi la nota precedente.