Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 4, Classici italiani, 1824, XIII.djvu/461

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A’ LETTORI Nel parlare de’ poeti latini del secolo XVI, ho ragionato del poemetto in versi elegiaci di Francesco Ars illi di Sinigaglia, intitolato De Poetis urbanis, e ho promesso di aggiugnerlo al fine di questo tomo. Adempio or la promessa; e perchè il farlo sia più utile a’ lettori, avverto dapprima che due copie me ne ha trasmesse il ch. sig. abate Francesco Cancellieri da me lodato a suo luogo, e abbastanza noto alla repubblica letteraria per la bella edizione dì egli ci ha dato in Roma nel 1773 del pregevol frammento di Tito Livio, ivi scoperto , e da lui illustrato con utì elegante dc-> dica al sig. Cardinal Giambattista Rezzonico , e con una non meno elegante che erudita prefazione , e da cui aspettiamo ora un altra opera di assai più vasta estensione, cioè un compiuto trattato sulle antiche sagrestie, usate nelle chiese de’ Cristiani, e su quella singolarmente della Basilica Vaticana, opera che per le belle ricerche sidì antichità ecclesiastica di cui è sparsa in ogni parte, e pè nuovi lumi che se ne traggono anche per la storia sacra, e pè monumenti inediti di cui egli ì ha arricchita , sarà certamente accolta con tanto maggior plauso degli eruditi, quanto meno è stata finora trattata ed illustrata questa materia (’). Sono (*) Questa eruditissima opera è stata or pubblicata in quattro tomi in 4°