Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 1, Classici italiani, 1824, XIV.djvu/123

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Pillilo 1 I l amanuensis ad ea describenda, quibus opus haberemus. Rem exsecutus est illustrissimus Antonius Maglibecus ex longo litterarum commercio nobis jamdudum amicissimus, (quo duce ac monstratore quicquid librorum in bibliothecis Florentinis proposito nostro magis conveniebat didicimus. Is enim ea praeditus est sagacitate , nihil ut ipsum lateat, ea memoria, ut omnes libros habeat in numero, ipse museum inambulans et viva quaedam bibliotheca. A Cosimo III non parve abbastanza l’avere nella Laurenziana una delle più splendide biblioteche che veggansi in Europa, Un’altra volle averne nel suo proprio palazzo, e ciò mentre non era ancora sovrano, e formò in esso una nuova biblioteca per numero e per isceltezza di libri degna di gran principe. Anzi, poichè succedette al padre, un’altra, ma più privata, ne raccolse nelle sue proprie stanze, composta singolarmente dell’Opere de’" SS. Padri e di altri sacri scrittori, della lettura de’ quali assai dilettavasi in quelle ore che da altre più gravi cure gli rimaneano libere (a). IX. Io non tesserò la serie degli uomini dotti che presiederono alle biblioteche de’ Medici, perchè di quelli tra essi che furon più celebri, dovrem parlare altrove. Uno però fra gli altri non vuol tacersi, anche perchè non avendoci egli (</) Della premura e della magnificenza del grau duca Ferdinando e del Cardinal Leopoldo di lui (rateilo nel raccogliere i più rari libri, e ogni sorta d’antichità e di lavori delle belle ai li. parla ai.cor Imi gai nenie il dott. Giovanni Turgioni Touetli in più passi dell’opera alti e volte citatii. rx. ViU • tstallcre del