Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 1, Classici italiani, 1824, XIV.djvu/175

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secondo i63 tempo, della generazione dall’uovo. Ma qui dobbiamo singolarmente considerare l’opere teologiche. Poco dopo il suo ritorno in Italia, cioè nel ei pubblicò in Siena un prodromo sull’autorità della Sede apostolica, e quindi nel 1700 in Napoli un’opera più ampia e divisa in tre libri, col titolo: De vera Ecclesia Jesu Cl tristi cantra Lutlieranos et Calvinianos, nella quale valendosi dell’erudizione da lui raccolta collo studio delle lingue e colla continua lettura e della forza del suo ingegno, ribatte vigorosamente i fallaci argomenti co’ quali i Novatori cercano di difendere la lor ribellione. VI. Prima di quelle dell’ Àstorini erano già uscite alla luce le opere degli altri due scrittori, de’ quali dobbiam qui ragionare. Il primo è il Cardinal Celestino Sfondrati milanese, che in età fanciullesca mandato per educazione nel monastero di S. Gallo, ivi poi prese l’abito monastico; e dopo avere in diversi monasteri del suo Ordine sostenute le cattedre di filosofia e di diritto canonico , e date alla luce molte opere, fu in premio delle sue virtù, non meno che del suo sapere, onorato della porpora nel dicembre del 1695 , e chiamato a godere del nuovo onore in Roma. Ma pochi mesi egli visse in questa città; c i\ \ di settembre dell anno seguente con segni di singolare pietà corrispondenti alla vita da lui sempre condotta, di è fine a’ suoi giorni in età di soli 52 anni. Le celebri proposizioni del Clero di Francia stabilite nel 1682, e la questione delle Regalie che.si agitava allora in quel regno, diè occasione allo Sfondrati, ancor monaco , di segnalare il suo