Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 1, Classici italiani, 1824, XIV.djvu/22

Da Wikisource.

V. De’ duriti Minlou. IO LIBRO V. Non ugualmente felice fu il ducato di Mantova. Al duca Vincenzo I, morto nel 1611, succedette Francesco di lui figliuolo: ma pochi mesi appresso, nell1 anno medesimo, gli tenne dietro; e perciò Ferdinando di lui fratello, cinque anni prima annoverato tra’ cardinali, fu proclamato duca, ed egli, de post a la porpora, nel 161 ~ prese in sua moglie Caterina de’ Medici. Ma morto egli pur senza figli nel 1626, lasciò quello Stato a Vincenzo II suo fratello, esso pure già cardinale, il quale un anno solo lo resse, e finì di vivere nel 1627. Principi amendue che de’ loro privati piaceri più che de’ vantaggi de’ loro sudditi parver prendersi cura, e de’ quali perciò alla posterità non rimase quell1 onorevol memoria che sì celebri rende molti de’" loro predecessori. Carlo Gonzaga , duca di Nevers e nipote del duca Guglielmo, fu chiamato a succedergli, ed egli per meglio assicurarsi il marchesato del Monferrato, diede in moglie a Carlo suo figlio duca di Rethel Maria figlia del defunto duca Francesco, unico avanzo della famiglia dominante di Mantova. Ma egli ebbe a sostenere lunga ed asprissima guerra contro gl’imperiali e contro il duca di Savoia; ed amaro frutto di essa fu il memorabil sacco di Mantova, per cui nel i(33o 3uelf infelice città , ridotta poc’anzi pel furor della peste a estrema desolazione, videsi esposta all’ingordigia e alla barbarie de’" vincitori; e i tesori pregevolissimi di ogni genere da’ Gonzaghi raccolti nella lor corte, e tanti altri da’ più ricchi cittadini adunati, o furon dalle