Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 1, Classici italiani, 1824, XIV.djvu/21

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PRIMO 9 singolarmente nell’ingrandire ed abbellire la città (di Torino. Queste sue doti ne renderono vieppiù dolorosa la morte, da cui nell’età immatura di soli anni fu sorpreso nel 1675. A lui succedette Vittorio Amedeo II di lui figliuolo, fanciullo allora di 9 anni, che fu il primo di questa augusta famiglia ad assumere il titolo di re. Ma la storia di questo gran principe appartiene più al nostro secolo, che a quello di cui ora scriviamo. IV. Assai più lieto e tranquillo fu in questo secolo lo Stato della Toscana. Cosimo II, che nel 1609 succedette al gran duca Ferdinando I suo padre, ebbe breve dominio; e le continue sue indisposizioni non gli permisero nè di goder gli agi del principato, nè di farne provare a’ suoi popoli le beneficenze. Morì nel 1621, lasciando quello Stato a Ferdinando II suo figliuolo , che tranquillamente lo resse fino al 1(170, amatissimo da’ suoi popoli, de’ quali fu vero padre, ed esaltato con somme lodi da’ dotti, de’ quali fu splendidissimo mecenate, come tra poco vedremo. Cosimo III, succeduto a suo padre , regnò assai più lungamente, cioè fino al 1723, nel qual anno finì di vivere con fama non inferiore a quella de’ suoi gloriosi predecessori. Se traggasene qualche leggier movimento d" armi più per lega contratta con altri principi, che per ambizion de’ gran duchi, la Toscana fu in tutto questo corso di tempo durevolmente tranquilla , e poteron perciò le scienze e le lettere fiorirvi con quella invidiabile felicità che a suo luogo vedremo.