Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 1, Classici italiani, 1824, XIV.djvu/20

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8 LIBRO ma sempre con infelice successo. Più volte dichiarò guerra a’ Francesi, più volte agli Spagnuoli. Dopo la morte di Arrigo III. si mosse colf armi per occupare quel regno; dopo quella del duca Vincenzo Gonzaga, aspirò al dominio del Monferrato. Se a’ suoi tentativi non furono comunemente uguali i successi, egli ottenne almeno la lode di uno de’ più gran capitani e di uno de’ più gloriosi sovrani della sua età. Vittorio Amedeo I, succedutogli nel 1630, raccolse il frutto delle guerre e delle fatiche sostenute dal padre, e col cedere ai Francesi Pinerolo e alcune altre castella, ottenne di esser posto in possesso di una gran parte del Monferrato. Egli morì nella fresca età di 50 anni nel 1637. La duchessa Cristina sorella del re di Francia Luigi X III , reggente di quegli Stati e tutrice de’ due suoi piccioli figli Francesco Giacinto proclamato allor duca, ma morto f anno seguente, e Carlo Emanuele II che in età di quattro anni gli succedette, ebbe il dolore di veder turbata la quiete di quelle provincie dal cardinale Maurizio e dal principe Tommaso di Savoia suoi cognati, che per togliere a lei la reggenza , e, come ancor fu creduto dal cardinale, al giovinetto duca il dominio, mossero armati contro il Piemonte; e per tre anni il renderono un funesto teatro di euerre • iti* • civili, che ebber poi fine nel 1642. Poichè il duca Carlo Emanuele II cominciò a reggere per se medesimo il suo Stato, si mostrò adorno di tutte quelle virtù che render possono un principe amabile e caro a’ suoi sudditi, e diede continue pruove della sua splendida magnificenza