Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 1, Classici italiani, 1824, XIV.djvu/230

Da Wikisource.

2 1 8 LIBRO enim fere octogenarius) et cætera, quæ inde sequuntur, incommoda: se quasi invitum a monasterio protractum ad Infulas Rossanenses, postea Cardinalis amici voluntate dignitatem resignasse cum annua pensione, quam mortui resignatarii successor ut solveret, nulla auctoritate hactenus adduci potuerat: mortuo Cardinale sibi omnia deficere. Miserati sumus optimi senis ærumnas, qui sane meliori fortuna dignus erat. Ab eo indicem veterum Codicum Bibliotecæ Casinensis acce pinnis, atque anonymi libellum de expeditione sacra sub Urbano II (Iter italic. p.). Circa il tempo medesimo, cioè nel 1666, don Giambattista Mari romano dello stesso Ordine pubblicò ed illustrò con sue note il libro di Pietro Diacono degli Uomini illustri del monastero di Monte Casino, di nuovo poi pubblicato dal Muratori (l. cit. t. 6 , p. 1). Moltissime opere , e quasi tutte a illustrazione della Storia dello stesso suo Ordine, abbiamo di don Pierantonio Tornamira di Alcamo in Sicilia, morto in Palermo nel 1681, delle quali e del loro dotto scrittore ragiona a lungo il Mongitore (Bibl. sicula, t. 2, p. 128, ec.). Assai più nota e assai più pregiata per la molta erudizione con cui è scritta, è l’opera di don Jacopo Cavacci padovano, stampata in Padova nel 1606 col titolo: Historiæ Cœnobii D. Justinæ Patavinæ Lib. VI, quibus Casinensis Congregationis origo, et plurima ad urbem Patavium ac finitimas attinentia interseruntur. Per la stessa ragione, e singolarmente pe’ molti monumenti da lui prodotti, si hanno in pregio le opere di don Placido