Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 1, Classici italiani, 1824, XIV.djvu/313

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SECONDO 301 modo die le velocità acquistate fossero proporzionali agli spazii percorsi, idea che fu da alcuni filosofi incautamente adottata. Questa asserzione del Montucla non solo fu ripetuta dal Saverien (Hi st. des progr. dans les Scienc. exact. p. 291), ma egli aggiugne di più che il Baliani impugnò espressamente la dottrina del Galileo. Ed è questo un de’ moltissimi errori di fatto, de’ quali il Saverien ha riempiuta la sua Storia , nella cui prefazione avea detto ch’ei non credeva potersi trovare un libro che tante verità contenesse quante la detta sua Storia. Il dottissimo co. ab. Vincenzo Riccati in un suo opuscolo (Opusculor. t. 1) e in una sua lettera (Calogerà, N. Racc. d’Opusc. t 21), ha difeso il Baliani da questa accusa, e ha dimostrato che egli è ben lungi dall’asserire ciò che il Montucla gli attribuisce (<i). Di alcune altre opere, non ugualmente stimate, fu autore il Baliani, che si annoverano dal co. Mazzucchelli (Scrii, it. t. 2, par. 1, p. 171, ec.). Frattanto la legge dell’accelerazione de* gravi fissala dal Galileo fu poscia con nuove esperienze confermata in Bologna da’ PP. liiccioli e Grimaldi amendue gesuiti, de’ quali diremo più (a) 11 Baliani è anche stato valorosamente difeso dal sig. ab. don Gio. Andres (Racc. ferrar. d’Opusc. t. 1, p. 65, ec.). Le opere di esso sono state di fresco congiuntamente ristampate in Genova nel 1792, e nella prefazione ad esse premessa si ribatte pur questa accusa , e insieme si prende a provare che il Baliani trovò, al tempo stesso che il Galilei, la teoria della discesa de’ gravi, benchè la dimostrasse per via alquanto diversa.