Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 1, Classici italiani, 1824, XIV.djvu/371

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I SECONDO 3jl per T accademia, c di un orologio ad acqua; lodato da Vincenzo Viviani. Di lui abbiamo due lettere al principe Leopoldo, scritte da Roma; nel 1662 ivi, t. 2, p. 136, ec.), e una a lui di Rafaello Maiotti uomo parimente nelle mate maticlie assai versato ivi, p. 269). Oneste let tere sono un nuovo indicio della molta dottrina di Candido singolarmente nelle cose astronomiche; e il Magalotti, in una sua lettera allo stesso principe Leopoldo, afferma (ivi, p. 99’ ch’egli avea trovato molti anni prima quel metodo di misurare il diametro di Saturno, che fu poi proposto dall’Ugenio. Ebbe poi la pieve di S. Stefano a Campoli, ed ivi morì a’ 19 di settembre del 1676. Alessandro M.usili sanese è il terzo degli accademici del Cimento mentovati dal senator Nelli, che di lui ci dà esatta contezza. Ma egli avverte che poco felici furono le sperienze da esso fatte, perchè nella geometria e nella moderna fisica non era molto esercitato, e a noi perciò basterà l’averne dato un cenno. Seguono due gran nomi, Vincenzo Viviani e Francesco Redi: ma del primo direm tra poco fra’ matematici, del secondo sarà luogo più opportuno a parlare nel capo seguente. Passiam dunque al sesto, che è degno di special ricordanza, cioè al co. Lorenzo Magalotti. XXXV11. Di questo dotto non meno che elegante scrittore, dopo più altri, ci ha data un’esatta Vita il ch. monsig. Fabroni, stampata l’anno medesimo in lingua italiana (Lett. famil. del co. Magalotti, Fir. 1769, t. 1) e in lingua latina (Vitae ltal. dori, cxccll. dee. 2),