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384 LIBRO matematici dell età nostra (ivi, t. 3, p. 26 , dial. 2 delle Scienze nuove). E le opere del Cavalieri mostrano infatti ch’egli era degno di tali elogi. Quella ch’egli intitolò Geometria indivisibilibus continuorum nova quadam ratione promota, stampata in Bologna nel 1635 , è quella che lo ha renduto più celebre: il Metodo degl’Invisibili, dice il Monlucla (l. ciL)ì forma l epoca da cui si cominciano a annoverare i grandi progressi che la geometria ha fatti. Il suddetto Montucla ci dà un diligente estratto di quest’opera. ne spone il metodo , ne rileva le più importanti scoperte, e spiega le belle conseguenze che ne discendono; e più steso ancora è quello che ce ne dà il suddetto ab. Frisi, il quale osserva che con questa sua opera egli ha gittati i fondamenti del calcolo differenziale e dell’integrale. Con somiglianti lodi ragionano amendue questi scrittori delle Esercitazioni geometriche d i Cavalieri, da lui stampate l’anno 1647", che fu l’ultimo di sua vita, in cui egli scioglie molti problemi intorno alla misura delle parabole degli ordini superiori, di quelle delle conoidi, di’ 1 lor centri di gravità, ec. Pregevoli sono ancora le altre opere del Cavalieri sullo specchio ustorio, ossia sulle Sezioni coniche, la trigonometria, intitolata Directorium universale urano-metricum, e alcune altre, fra le quali il Montucla riprende soltanto quella intitolata Ruota Planetaria, da lui pubblicata sotto il nome di Silvio Filomanzio, nella quale ei segue in qualche parte i volgari pregiudizii riguardo all’astrologia giudiciaria, benchè il Davisi affermi ch’ei n’era nemico, c che