Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 1, Classici italiani, 1824, XIV.djvu/430

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4*8 LIBRO una copiosissima Raccolta d’iscrizioni e di altri antichi monumenti , la quale, dopo essere giaciuta per un secolo inedita, fu finalmente nel 1731 pubblicata in Firenze dall’eruditissimo proposto (Gori. L’elezione a pontefice del Cardinal Maffeo Barberini col nome di Urbano \ li| il trasse a Roma, ove si strinse in grande amicizia col Cardinal Francesco Barberini nipote del papa j nè era possibile che stretta union non passasse tra questi due uomini, cui la somiglianza degli studi e delle.inclinazioni rendeva l’uno all’altro carissimo. Col Cardinal Francesco fece il Doni la terza volta il viaggio di Francia, con lui navigò in Ispagna , e osservando sempre colf usata sua diligenza ogni cosa, e le biblioteche principalmente, formò il disegno di una vasta ed erudita opera intorno ad esse, la qual però, non avendola egli ultimata, non ha veduta la luce. Fino al 1640 trattennesi in Roma. sempre occupato nel conversare co’ dotti, nel frequentar le accademie , nello scriver più opere, e onorato ancora da Urbano \1U dell" impiego di segretario del sacro collegio. Ma nel detto anno i domestici affari il ricondussero a Firenze, ove fu destinato alla cattedra di eloquenza in quel pubblico fiorentissimo Studio Nel 1641 prese in sua moglie Margherita Fiaschi , da cui ebbe più figli. Fu aggregato all’Accademia fiorentina e a quella della Crusca, e continuò sempre colf usato suo ardore a correre il vastissimo campo dell’universale erudizione, e a comunicare col pubblico i frutti delle due dotte ricerche, finchè al 1 di dicembre del 1647, nell’età ancor fresca di 53 anni, fu dalla morte rapito.