Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 1, Classici italiani, 1824, XIV.djvu/446

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434 LIBRO nell1 università della sua patria , e morto poco dopo il i GOG (A) , oltre alcuni altri libri di questo argomento, avea intrapresa una storia generale delle piante da lui intitolata Pfijrtologiaf che dovea essere in tre tomi divisa, ma solo il primo ne fu pubblicato nel detto anno 1666 (V. Mazzucch. l. cit. t. 1, par. 2, p. 614; Haller l. cit. p. 4iP)• Gian Giacomo Roggieri romano nel 1677 ci diede un Catalogo delle piante native del suolo romano (Haller l. cit. p. 597); e sulle piante del suolo medesimo molto scrisse alla fine del secolo Giambattista Trionfetti, autore ancora di più altre opere botaniche (ib. p. 628), ma che essendo venuto a contesa col famoso Malpighi!, e avendo voluto sostenere l’antica opinione che non tutte le piante nascesser dal seme, mostrossi troppo inferiore in erudizione e in ingegno al suo avversario. Qui possiamo ancora accennare Y Economia del Cittadino in Villa di Vincenzo Tanara bolognese, in cui ha più cose che allo studio della storia naturale non sono inutili, e le opere del P. Giambattista Ferrari sanese della Compagnia di Gesù sulla natura de’ fiori e sulla coltura delle melagrane *, la seconda delle quali è assai riputata, la prima, che ha le figure disegnate da Guido Reno e da Pietro da Cortona, sarebbe più pregevole, se l’autore {a) Di Giacinto Ambrosini, che finì di vivere nel 1671, cd anche di Hartolommeo di lui fratello e nella.stona naturale molto versato, veggansi le notizie presso il co. l’antuzzi (Scria. bologn. (. 1, p. 219, ec., 227, cc.).