Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 1, Classici italiani, 1824, XIV.djvu/447

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SECONDO 435 non l’avesse guasta con uno stile ampolloso e pieno di favole (ib. p. 4^o). VI. Io ho accennati in breve tutti questi scrittori, perciocchè, benchè essi sien degni di qualche lode, non hanno però ottenuta tal fama che gli uguagli a’ più rinomati, In maggior pregio è la Storia botanica di Giacomo Zanoni (a) custode dell’orto botanico bolognese, stampata in quella città nel e a fame un giusto elogio, basta il riflettere che il dottissimo sig. dott. Gaetano Monti, che con tanta sua lode sostiene ora il medesimo impiego, ha giudicata ben impiegata l’opera sua in tradurla in latino; e accresciutala di molte giunte, che l’autore stesso morto nel 1682 avea apparecchiate per una nuova edizione, e in più altre cose ancor miglioratele, f ha pubblicala di nuovo nel 1742 Gran nome ottennero ancora nella botanica due scrittori siciliani, Paolo Bocconi e il P. Francesco Cupani. Il Bocconi fu di patria palermitana, e nacque ai di aprile del 1633. In età ancor fresca , dopo i consueti corsi degli studi, prese ad amar per tal modo tutto ciò che appartiene alla storia naturale, che cominciando dalla sua isola, tutti ne corse i monti e tutte le campagne e le valli, cercando minutamente le piante, le terre, l’erbe , le pietre e quanto di più raro produceva (a) 11 Zanoni era natio di Monteccliio nel ducato di Reggio; e perciò di lui si c parlato più lungamente nella biblioteca modenese ((. 5, p. 4,‘*i cc-). e più copiose notizie ancora se ne posson vedere negli Scrittori bolognesi del eh. co. Fautuzzi (t. b, p, 4**> et*.).