Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 1, Classici italiani, 1824, XIV.djvu/464

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4ja LIBRO del celebre Veslingio , e ivi morto nel 1688 (Facciol l. cit. p. 306). Di lui abbiamo un compito Trattato di Anatomia in latino, stampato in Padova nel i(552, a cui non si può fare miglior elogio che col ripetere il detto deli1 Mailer, aitato ila M. Portai, ii qual si duole che quest’opera non sia abbastanza conosciuta. Questo secondo scrittore afferma di averla letta, e di avervi trovate molte osservazioni assai interessanti, che egli viene sponendo distesamente. Xlil. Ma tutti questi benchè celebri nomi » sembrano ecclissarsi al comparire di quello del gran Malpighi, uno de1 più rari genii che il secolo precedente abbia prodotti, e la cui memoria vivrà sempre gloriosa ne’ fasti dell" italiana letteratura. Oltre la Vita eli’ egli scrisse di se medesimo, facendo la storia de’ suoi studi e delle sue scoperte, abbiam quella che ne ha distesa il dottissimo Eustachio Manfredi (Vite degli Arcadi t t. 1) , e un’altra che ne ha pubblicata monsig. Fabroni (Vitae Italor. doctr. excell. dec. 2, p. 232, ec.) elegantemente scritta in latino dal ch. sig. ab. Giuseppe Marotti allor gesuita, e di quest’ultima noi ci varremo principalmente, accennando in breve le diverse vicende della vita di questo grand1 uomo, e poscia dando un1 idea delle opere da lui composte. Marcello Malpighi ebbe a sua patria Crevalcuore, terra del Bolognese sul confin modenese, e ivi nacque verso il principio di marzo nel 1628. Studiò in Bologna, e vi ebbe a suo maestro nella filosofia Francesco Natali, e nella medicina, a cui poscia tutto si consacrò, Bartolommeo Massari e Andrea Mariani, il primo /