Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 1, Classici italiani, 1824, XIV.djvu/465

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SECONDO ^3 nell’anatomia , il secondo nella medicina assai rinomato; e dal Massari principalmente, che a propagare lo studio dell’anatomia avea in sua casa istituita un’adunanza, in cui essa di continuo si esercitava, apprese con qual esattezza dovessero farsi le osservazioni anatomiche, e quanto grande ne fosse il frutto. Quattro anni dappoichè ebbe ricevuta la laurea, fu dal senato di Bologna trascelto ad occupare una cattedra di medicina; ma appena avea egli cominciato a salirla, l’abbandonò. Il Malpighi erasi già fatto conoscere per uomo di sommo ingegno; e i gran duchi di Toscana perciò aveano sopra lui quel diritto medesimo che sopra quasi tutti i grand’uomini di questo secolo vollero esercitare. Invitato da Ferdinando II, andossene a Pisa, e vi ebbe la cattedra di medicina teorica. Era ivi allora Giannalfonso Borelli, di cui si è nel precedente capo parlato, e tra questi due valorosi filosofi si strinse tosto grande amicizia, per cui si vennero animando ed aiutando l’un l’altro ne’ loro studi; e come il Borelli trasse molti lumi per l’anatomia dal Malpighi, in cui questi era meglio versato, così il Malpighi fu dal Borelli istruito nella buona fisica. Ma l’aria di Pisa gli era nocevole; e perciò nel 1660 fu costretto a chieder dal gran duca il congedo, e questi gliel diede, perchè più ancora che la sua università amava il Malpighi, e nol volle esporre a pericolo di gravi malattie. Nel 1660 adunque fece ritorno all’antica sua cattedra di Bologna, ove insieme con Silvestro Buonfigliuoli e con Carlo Fracassati spertissimi anatomici continuò a coltivar questo 1