Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 1, Classici italiani, 1824, XIV.djvu/466

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4’> * LIBRO studio e a fare nuove scoperte. Frattanto essendo morto in Messina Pietro Castelli, che ivi era professore di medicina, tanta era!.la fama sparsa del saper del Malpighi! , che quel senato gliel destinò a successore, e invitollo a quella università collo stipendio di mille scudi. Colà dunque recossi il Malpighi, e vi punse nell ottobre del 1662, e per lo spazio di quasi quattr’anni vi si trattenne insegnando e insieme esercitando la sua arte. Ma il non curar eli’ ei faceva le antiche opinioni degli Arabi e de’ galenisti gli eccitò contro l’odio di molti; e si vide anche uscir qualche libro in cui il Malpighi era incivilmente malmenato. Perciò ei risolvette di andarsene, e ottenne, benchè a gran pena, da quel senato licenza di tornare a Bologna, a patto però, che spediti alcuni domestici affari, che da lui si allegavano per motivo della sua partenza, facesse ritorno a Messina. Sul principio del maggio del 1666 ei fu a Bologna; e pochi mesi appresso ecco giugnerli pressanti lettere dal senato di Messina , che colà il richiamano. Ma quel di Bologna tanto si adoperò col Malpighi, ch’egli si vide, probabilmente con suo piacere, costretto a trattenersi in questa città. Fu essa poscia per molti anni il soggiorno ordinario del Malpighi, il quale però passava gran parte dell’anno in villa, per attendere con più agio agli amati suoi studi. Nel 1669 ebbe l’onore di essere aggregato alla Reale Società di Londra, la quale ancora ne fece a sue spese stampare qualche opera. Essendo stato nel 1691 eletto a pontefice il Cardinal Antonio