Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 1, Classici italiani, 1824, XIV.djvu/530

Da Wikisource.
>ltt appendice

finora, nell allo medesimo in cui \i avrii chianmente convinto di ciò che al principio.lei mio Hagionamunlo mi proposi di dimostrarvi, vi avrà insieme fatto nascere il dubbio , e mossi a investigar tra voi stessi per qual ragione adunque ciò che non sol fu permesso , ma fu anche approvato nel Cusa, nel < opernico, nei Zieglero, nel Calcagnini, nel Widmanstadio, fosse poi biasimato, punito e condennato nel Galileo. Ciò potrebb’essere l’argomento di un altra Dissertazione, in cui potrebbesi forse mostrare che se il Galileo fosse stato alquanto men fervido sostenitore della suo opinione, e se diverse altre circostanze concorse non fossero a renderlo sospetto ed odioso a’" tribunali romani, egli non sarebbe stato soggetto alle molestie che pel sistema copernicano sostenne, e che questo avrebbevi ritrovato quel favor medesimo di cui altre volte era stato onorato, o almeno sarebbesi verso di esso usato di quella facile condiscendenza di cui non molto tempo dopo la condanna del Galileo si cominciò ad usare. Ma troppo lungo tempo richiederebbesi a svolgere ogni cosa j ed io ho abbastanza abusato della sofferenza vostra, o signori, per non dovervi trattener più oltre su un argomento che sarebbevi forse sembrato più curioso e più interessante, se da più erudito e più elegante scrittore fosse stato illustrato.